Coaching e Supervisione strategica di Processo
“L’intelligenza non è non commettere errori, ma scoprire il modo di trarne profitto”
(B. Brecht)
Sono interventi effettuati sia a livello individuale (Percorsi di crescita e miglioramento personale) che di gruppo, prevalentemente in ambito psicologico, educativo ed organizzativo (in RSA, Consigli di classe, Gruppi di genitori, Team di lavoro con Insegnanti, Assistenti sociali, Educatori, Infermieri, Operatori socio-sanitari e Medici).
Si tratta di interventi, anch’essi costruiti ad hoc, rivolti a singoli o équipe (di lavoro, su tematiche specifiche, con obiettivi comuni e condivisi ovvero con una medesima mission lavorativa o personale), nei quali è preminente l’aspetto operativo mirato alla individuazione e all’accrescimento step by step delle risorse/potenzialità di ciascuno e del team nel suo complesso. Quest’ultimo aspetto, ossia quello concreto-lavorativo, rende necessario focalizzare gli obiettivi di cambiamento proprio sulle modalità operativo-professionali e comunicative usualmente utilizzate fino a quel momento e risultate maggiormente funzionali e disfunzionali per le singole persone o per l’intera organizzazione.
L’intervento potrà pertanto focalizzarsi sull’analisi, la ri-organizzazione ed il ri-orientamento dei processi lavorativi e comunicativi in essere fino a quel punto, allo scopo di sbloccare talenti, attitudini, capacità, ruoli, climi e/o modalità personali e di lavoro che si erano irrigiditi su loro stessi provocando malessere personale e/o di gruppo oltre che improduttività del sistema lavorativo complessivo.
Le modalità di processo si basano sull’imparare facendo, ossia sul mettere in pratica in contesti di simulazione e poi nel contesto lavorativo/personale concreto, le proprie usuali strategie di percezione-comunicazione-azione e valutarne assieme gli effetti, i risultati prodotti, anche in termini di sensazioni personali.
In un secondo momento si ripeterà la sequenza di apprendimento pragmatico sopra descritta dopo aver apportato aspetti sostanziali di cambiamento a quelle che prima erano considerate le proprie “usuali” strategie, apprezzandone perciò in prima persona, in quanto concretamente sperimentate, le diversità in termini di risultati esperiti, sulla base del motto cartesiano per cui
“Nessuno può capire bene qualcosa e farla propria, quando l’abbia appresa da un altro, rispetto a quando l’abbia appresa da sé”.