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La realtà che ci circonda, che percepiamo come dato esterno, oggettivo ed indipendente da noi, altro non è che una nostra personale e spesso inconsapevole costruzione mentale. E’ una “Realtà inventata”, come direbbe Paul Watzlawick, nella quale progressivamente cominciamo a credere così fermamente da scambiarla per vera, dimenticandoci, infine, di esserne stati noi gli inventori. Infatti, una credenza assecondata, diviene verità e ciò accade anche nelle sofferenze di natura psicologica come già molto tempo fa Pitagora in modo disilluso ci suggeriva “Gli uomini sono essi stessi artefici delle proprie disgrazie”. Tuttavia, così come risulta possibile che l’essere umano si costruisca le prigioni che poi subisce, altrettanto concretamente diviene possibile uscire e spezzare quel ridondante ed automatico circolo vizioso di percezioni-reazioni che ha reso nel tempo “vera” la realtà soggettiva di chi sperimenta una difficoltà o un problema psicologico strutturato.

Si è davvero sconfitti solo quando ci si arrende.